Alla scoperta di Foursquare in Turchia

Alla scoperta di Foursquare in Turchia

City badge per Istanbul su Foursquare

City badge per Istanbul su Foursquare Per continuare il percorso alla scoperta della geolocalizzazione al di fuori del nostro paese e dopo aver preso in considerazione la Francia, oggi prendiamo in esame Foursquare in Turchia con una breve intervista al mio collega Carlo Donzelli che si trova ad Istanbul e dintorni.

In Turchia la community è molto attiva, oltre al Bosphorus Badge sbloccabile ad Istanbul con cinque check-in, è presente un blog in lingua madre molto simile al nostro Osservatorio di Foursquare Italia, una brand page che da suggerimenti e raccomandazioni su varie città turche, e c’è stata molta partecipazione anche per il Foursquare Day.

Ora le domande poste a Carlo per scendere più nel dettaglio:
D: Cosa ti ha spinto ad usare Foursquare?
C: Mi ha spinto la curiosità di provare qualcosa di nuovo in ambito social, al tempo si stava diffondendo anche Gowalla e secondo me almeno in Italia erano alla pari come diffusione. Inizialmente utilizzavo perché mi piaceva di più graficamente, ma poi Foursquare ha preso piede. Quando sono arrivato in Turchia ho continuato ad utilizzarlo per lo spirito social e per scoprire nuovi posti.

D: Oltre alle grandi catene ci sono anche piccoli negozietti e locali?
C: Si ci sono tutti i tipi di posti, dai grandi centri commerciali ai bar e negozietti, passando per gli edifici pubblici e i musei. Non ho trovato differenze rispetto all’Italia.

D: Noti un buon livello di utenti, ad esempio con molte persone che fanno check-in nello stesso posto?
C: Si noto un più alto numero di persone che fanno check-in in una stessa venue, in particolare ad Istanbul c’è una più alta concentrazione rispetto a Bologna, Roma o Milano. Per i luoghi universitari trovo sempre in media una decina di persone, mentre nei centri commerciali si arriva facilmente a 40-50 persone.

D: Di special ne trovi? I negozi lo sponsorizzano attraverso adesivi ad esempio?
C: Per quanto riguarda le promozioni non ho notato grosse differenze rispetto all’Italia, ma non ho visto grosse sponsorizzazioni o particolari attività per incentivare allo sblocco dello special.

All’inizio della mia ricerca e della chiacchierata con Carlo non sapevo bene che dati aspettarmi, forse risultati minori rispetto ad Italia e Francia, e invece sono stato smentito. Tralasciando il numero di utenti, che ovviamente non è disponibile, c’è un’elevata concentrazione di persone che fanno check-in insieme, nelle più famose catene ma anche nei luoghi pubblici come piazze e parchi, negli uffici e in particolare nelle zone universitarie, dove viene toccato il picco. In sostanza a differenza del nostro paese è facile sbloccare lo Swarm Badge!
Interessanti dati provengono anche dagli special creati in prevalenza in bar/pub e coffee shop, ma anche presso i musei e tutte le venue sono con un elevato numero di check-in.

Viene da chiedersi se sono presenti più utenti rispetto al nostro paese, difficile dirlo ma a quanto pare c’è più coinvolgimento. Voi che ne pensate?

Ps: Nonostante la presenza di un blog turco che trattta l’argomento non è stato possibile avere un confronto poiché hanno, stranamente, rifiutato.

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diegofrancesco
diegofrancesco
Blogger, Web Consultant, Social Media and SEO/SEM Specialist. Google Partner per AdWords e Analytics. Creatore del Bologna city badge su Foursquare. Sviluppo siti web responsive ed e-commerce in Prestashop.

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