Facebook sospende il servizio di Deals

Facebook sospende il servizio di Deals

Facebook sospende Deals

Dopo la chiusura clamorosa del servizio Places, il quale riceveva un buon riscontro da parte degli utenti, a cinque mesi dal lancio (aprile 2011) Facebook sospende anche il servizio di Deals! Se la chiusura del primo favorisce Foursquare, quest’ultimo vede finita (o almeno interrotta) la rincorsa a Groupon e LivingSocial.

Il servizio di Deals è stato testato in cinque città degli Stati Uniti, fra cui San Francisco e San Diego, con 11 partner. La particolarità del servizio risiedeva nel fatto che Facebook proponeva servizi mirati accessibili solo tramite Deals, come backstage di concerti, tour guidati in aree riservate, o ingressi riservati. L’impronta social era (ormai parlo al passato) calcata dal fatto che tutti gli sconti erano fruibili assieme agli amici, con la  possibilità di sbloccare ulteriori off erte invitando altri amici. Facebook si concentrò proprio su quelle cose che si fanno più volentieri con gli amici, come andare a concerti, a teatro e ad altri eventi in genere.

Nell’immagine sottostante un esempio di Deals dell’Austin City Limits Live, che offriva un pacchetto per un concerto comprendente, oltre all’entrata alla manifestazione, un pass per il backstage, l’accesso alla zona sound check e la cena in attesa del concerto.

Rispetto ai siti che off rono lo stesso servizio, come Groupon e LivingSocial, Facebook può contare su un bacino di utenza molto più elevato e un eco delle off erte molto più ampio. Come metodo di pagamento c’è stato l’affiancamento, oltre alla tradizionale carta di credito, della moneta virtuale Facebook Credits, che voleva così iniziare ad aff ermarsi come prima moneta virtuale usata per acquistare beni materiali.
L’interazione tra Deals e Credits doveva essere la massima espressione di esperienza social e online che un utente potesse avere, ma a quanto pare così non è stato. La chiusura di Deals non può che significare uno scarso interesse da parte degli utenti, ma questo non vuol dire che il settore delle offerte mirate non sia redditizio (vedesi Groupon appunto). Se ci aggiungiamo anche la chiusura di Places, questo può essere il primo vero fallimento di Facebook (ad esclusione di Beacon che è stato chiuso per altri motivi).

Proprio nel mese di Maggio c’era stato un aggiornamento del servizio di Deals, e ne avevo parlato in questo articolo.

[UPDATE]
Si sta creando molta confusione intorno alla chiusura o meno di questi due servizi, alimentate da diverse fonti di informazione e senza una nota ufficiale diretta. Personalmente prendo molto in considerazione un articolo di AllFacebook.com nel quale viene spiegato come siano in atto dei cambiamenti nei servizi, e non una vera e propria sospensione.
Viene inserita la funzione di geolocalizzazione nei post tramite il web, ma gli utenti potranno continuare a fare check-in tramite l’applicazione mobile. Viene chiuso invece il servizio di Deals che mirava a far concorrenza a Groupon e LivingSocial, chiamato Social Deals dall’aggiornamento di Aprile 2011 per distinguersi dal servizio standard, che si chiama Check-in Deals e che continua ad esserci.
Ad aiutare nel comprendere i cambiamenti c’è l’immagine sottostante:

Fonte e immagine

 

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diegofrancesco
diegofrancesco
Blogger, Web Consultant, Social Media and SEO/SEM Specialist. Google Partner per AdWords e Analytics. Creatore del Bologna city badge su Foursquare. Sviluppo siti web responsive ed e-commerce in Prestashop.

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