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A poche settimane dal lancio dell’applicazione Home Facebook presenta i risultati finanziari del Q1 2013 registrando un aumento delle entrate, degli utenti attivi ogni giorno e complessivamente ogni mese, e non da meno degli utenti attivi da mobile.
Nei primi tre mesi dell’anno le entrate sono state di 1,458 milioni $, in netto aumento rispetto al 1,058 $ del 2012 e quasi in linea con l’ultimo quarto del 2012. Di questi ben l’85% proviene dalle inserzioni pubblicitarie, di cui il 30% si riferisce ai dispositivi mobile (375 milioni $).
I dati più significativi presentati riguardano gli utenti:
- 665 milioni utenti attivi ogni giorno, incremento del 26%;
- 1,11 miliardi di persone ogni mese accede a Facebook, incremento del 23%;
- 751 milioni di utenti ogni mese accede almeno una volta con un dispositivo mobile (+54%).
Nel Q4 2012 c’è stato il sorpasso degli utenti mobile su quelli desktop, questo trend si è ripetuto anche in questi primi mesi del 2013. Sono state smentite anche le voci che volevano in calo gli utenti totali di Facebook, non ci sono state perdite ma un aumento di 2 milioni.
Le principali novità introdotte in questi primi mesi dell’anno sono:
- Facebook Home per Android;
- la Graph Search;
- nuovi prodotti per l’advertising come Lookalike Audiences, Managed Custom Audiences, and Partner Categories;
- in Italia è arrivato Facebook Gifts;
- diverse acquisizioni e partecipazioni in startup o aziende di settore, fra le quali Atlas Advertising Suite per la misurazione del ROI nell’advertising.
Fra tutte queste novità quella che ha deluso di più è stata Facebook Home, scaricata appena 500.000 volte, un numero irrisorio rispetto agli utenti Android di cui il social network dispone.
In ultimo il valore azionario è in ripresa confermando il trend positivo del Q4 2012. Ricordando il brusco calo che aveva avuto con il valore delle azioni sceso fino a 17$ non era scontata una ripresa così veloce da portare il valore ai 28.97$ per azione di oggi (2/5/13). Il valore oscilla molto ma ha pur sempre un andamento positivo rispetto al passato, e almeno per ora Facebook deve farselo andare bene.
