Da qualche giorno Foursquare testa le promozioni a pagamento con i piccoli business di New York. Il funzionamento è il medesimo dei Promoted Updates con la differenza che fin’ora la versione a pagamento l’avevano testata solo con grandi catene come KFC e Radioshack.
Questo tipo di servizio permette ai commercianti di essere fra i primi nei risultati delle raccomandazioni e nella sezione Esplora. Il sistema si basa sull’elaborazione dei dati raccolti nel tempo dai check-in effettuati, Foursquare seleziona quindi gli utenti interessati sulla base di molteplici fattori, demografici e non.
Le preferenze di un utente per un determinato tipo di cucina possono essere elaborate, ad esempio, sulla base dei check-in e dei like in quella specifica categoria. Per esempio, un’attività può indirizzarsi a tutti quegli utenti che hanno già visitato il loro luogo ma che non fanno check-in da un po’ di tempo, così da farli tornare.
Gli annunci sono venduti sulla base del pay per action in modo da pagare solo quando c’è una reale, o presunta tale, conversione che nello specifico consiste nel cliccare sul promoted update, sbloccare lo special o fare check-in. Secondo AdAge.com il costo per azione può variare da 0.50$ a 3$ ma per i business locali potrebbe essere più basso (e me lo auguro!).
Il CRO di Foursquare Steven Rosenblatt, come riporta AdAge.com, fa sapere che i commercianti che stanno sperimentando questo servizio non sono interessati a semplici promozioni giornaliere così come può avvenire su Groupon, ma a soluzioni più durature ed elaborate. Rosenblat continua sostenendo che i business locali sono disposti a pagare per la pubblicità locale se questa ha senso, ed in effetti ha pienamente ragione, ma a che prezzo?
Superata la fase di test questa può diventare la prima fonte di entrate di Foursquare, in particolare negli USA, e può fargli compiere qual lancio necessario per diventare uno strumento di massa utilizzato da aziende e utenti. Resterà da valutare la semplicità d’uso e il costo, che se rimane quello annunciato è decisamente troppo alto! A mio parere il maggior competitor sarà Google AdWords e i suoi annunci localizzati, oltre al neo servizio AdWords Express.
Su scala più ampia mi aspetto di vedere il servizio funzionare sulla falsa riga di AdWords, con un’asta che metta in competizione aziende che puntano allo stesso posizionamento. Ma è una soluzione a lungo termine che non arriverà a breve, verosimilmente funzionerà come l’advertising di Twitter nel suo primo periodo di lancio, con il flusso di gestione che passa forzatamente per lo staff del social network.
Fonte: AdAge.com
Immagine: AboutFoursquare