Si è tenuto ieri, 24 maggio 2011, a Bologna la prima edizione dell’evento “Social Network – Università e imprese”, organizzato dalla Commissione Università e Imprese e dall’Università di Bologna. L’evento aveva l’obiettivo di “analizzare le implicazioni tecnologiche, giuridiche e manageriali dello sviluppo sui Social Media da parte delle aziende”.
E’ stato molto interessante e non ha deluso le (mie) aspettative, toccando vari argomenti dando ad ognuno il giusto peso; e cogliendo l’ottima occasione per presentare i nostri corsi di laurea multidisciplinari (da studente non può che farmi piacere).
Gli interventi a mio parere più interessanti sono stati indubbiamente quello del Prof. Andrea De Marco, sul marketing e i social media, facendo un quadro generale sullo stato dei social network e le attività che generano, e utilizzando anche il report fornito dalla Boston Consulting Group (BCG) sull’impatto di internet nell’economia italiana, sottolineando come le piccole e medie imprese italiane (pmi) attive ottengono benefici significativi rispetto a quelle inattive nel web o parzialmente attive (solo con un sito web). Report, quello della BCG, che consiglio di leggere a tutti e che è reperibile sul loro sito a questo indirizzo. Alcuni passaggi dell’intervento che mi preme segnalare sono: a) “Twitter in Italia sono contentissimo di dire che sta crescendo molto velocemente”, b) “Dal mobile il 4,3% del PIL nel 2015”, c) “Italiani online 6-24 anni 71%, 25-44 anni 68%”.
Un’altro intervento molto interessante è stato quello della Dott.sa Ricci su “La reputazione digitale quale nuovo bene giuridico”, che dichiara fra le altre cose: “al giorno d’oggi la reputazione aziendale è un bene da valorizzare e consolidare”, e “in Rete esiste un marketing conversazionale dove la reputazione si costruisce in continuazione”. Si scalda anche l’atmosfera dura questo tema “caldo”, il punto era: “autorevolezza del brand che fornisce l’informazione vs autorevolezza del passaparola?” Altri passaggi interessanti sono stati quelli sul diritto all’oblio, e sul fatto che sempre più imprese investono in reputazione. Il mio pensiero è che la reputazione deve essere considerata un bene aziendale perché crearla costa e può essere più o meno concreta e solida. Inoltre ci può essere il diritto all’oblio, ma dal momento in cui una persona pubblica dei propri contenuti sui social network e in rete, di qualsiasi contenuto, personali o meno, non può pretendere che qual’ora in un secondo momento decidesse di sparire, allora anche tutti i suoi contenuti e le sue informazioni vengano automaticamente cancellate o rese inaccessibili. Il caso di Facebook calza a pennello, quando un utente decide di non essere più presente sul social network, il suo profilo con foto, video ecc. vengono rese inaccessibili e spariscono, però se in precedenza un amcio ha condiviso una foto sulla propria bacheca non si può pretendere che anche questa venga cancellata (esempio).
Inoltre è stato interessante scoprire come si generino più commenti su FriendFeed che su tutti gli altri Social network! Anche se poi è stato fatto notare come su tale social network le persone influenti sono una minima parte (come gli utilizzatori d’altronde). Un’enesattezza detta durante l’evento su tale social network, e che vorrei correggere, è stata che Facebook ha acquistato FriendFeed per togliere di mezzo un concorrente, mentre il motivo reale era l’acquisizione di talento e delle tecnologie prodotte.
Varie aziende erano presenti all’evento, ed è stato interessante scoprire il lavoro svolto da APT Emilia-Romagna (che io in parte conoscevo), con Giovanni Arata: “Noi non usiamo strumenti Social ma adottiamo un approccio Social”; poi è toccato Koinema che ha illustrato il suo progetto Konkuri, e Mimulus, dove (finalmente) si è parlato anche di Foursquare, dell’Osservatorio italiano su Foursquare e di geolocal marketing.
Gli interventi del pomeriggio hanno toccato aspetti più finanziari, con IConsulting, TradingLibrary per la quale è intervenuta Stella Bosco che ha fatto notare come “la mia azienda non sarebbe nata se non ci fosse stata Internet”, e Pharus Management dalla cui ricerca emerge che “solo a Bologna esiste un gruppo di programmazione per la finanza”.
Direi che le aziende presenti hanno dimostrato come il mercato sia attivo e aperto, creando futuro per noi studenti! 😀
Mi sono dilungato più del previsto ma l’evento è stato molto ricco e interessante, mi preme in ultimo segnalare le attività generate sulla rete, in primis la presenza di un hashtag dedicato: #SocialUniBo (cliccando si possono vedere i tweet generati su Twitter).
L’interazione su Twitter è stata significativa, contagiando anche FriendFeed, sono stati prodotti 174 tweets da 18 twitteres, raggiungendo più di 4.753 persone e più di 16.480 impressions! Fra i twitteri più attivi compare ovviamente @andreademarco , @intranetlife (Mimulus) , e @diegofrancesco (io 😛 )
Sono tutte considerazioni personali scritte di mia volontà, sono ben accetti commenti, critiche, suggerimenti o info sull’evento.
UPDATE: Sono disponibili le slide e il materiale dell’evento sul sito del corso di laurea (quì).
Immagine: @buffer
Analisi dell’hashtag: TwitterReach